Ma anche più sicurezza e minor consumo.

Come ogni 15 novembre anche quest’anno scatta l’obbligo degli pneumatici invernali sulle vetture, sia di proprietà che a noleggio.
L’infrazione viene punita con una multa da € 41 a € 168 se commessa in centri abitati, da € 84 a € 355 nel caso in cui l’accertamento avvenga al di fuori di essi. Nell’ipotesi peggiore può – inoltre – essere disposto il fermo del veicolo fino alla sua messa in regola.
Per evitare spiacevoli sorprese, ma anche pericolose situazioni per sé e per gli altri, è quindi necessario dotare gli autoveicoli di pneumatici M+S (Mud and Snow – fango e neve) oppure avere a disposizione nel bagagliaio le catene da neve da montare in caso di necessità.
Dal cambio gomme sono invece esenti i veicoli che montano le cosiddette Four Seasons: questi pneumatici presentano caratteristiche intermedie fra l’estiva e l’invernale e sono in grado di adattarsi alle condizioni stradali di ogni stagione.

Le motivazioni del cambio pneumatici sono principalmente legate alla maggiore sicurezza stradale, perché assicurano la massima aderenza a prescindere dal fondo stradale e dalle sue condizioni.
Inoltre le gomme Mud and Snow forniscono ottime prestazioni anche a basse temperature, garantiscono un minor consumo di carburante, minori emissioni inquinanti ed evitano l’eccessiva usura degli pneumatici.

Qualità significa anche minor consumo
Il mercato degli pneumatici offre una vastissima scelta di prodotti, da quelli low cost a quelli premium (con considerevoli differenze di prezzo). Il prodotto economico fa senz’altro risparmiare all’acquisto ma, se consideriamo prestazioni ed usura, può farci spendere di più sul lungo periodo.
Uno pneumatico di qualità premium fa consumare meno perché crea un minore attrito con l’asfalto che si traduce con una minor richiesta di potenza al motore per avanzare. Inoltre mantiene alti, e a lungo, i requisiti di sicurezza e performance il che rende il loro ciclo di vita più lungo.

Qualità significa anche sicurezza
Spesso l’economicità del prodotto nasconde mescole poco pregiate e lavorazioni più semplici a livello di carcassa, struttura e battistrada.
Nonostante ciò, una grande fetta di automobilisti preferisce acquistare pneumatici low cost sostituendoli con maggiore frequenza senza però considerare che le prestazioni – e la sicurezza – delle gomme cambiano al variare del consumo del battistrada.

Qualità significa anche sostenibilità
Gli pneumatici di qualità superiore garantiscono una più lunga durata ed una migliore resa chilometrica mentre gli pneumatici low cost – lo abbiamo detto, spesso realizzati con mescole scadenti o con tecnologie inadeguate – non sono adatti alle lunghe percorrenze e hanno vita breve. Soffrono di un degrado rapido e si usurano più velocemente, rendendo necessarie sostituzioni più frequenti il che solleva una questione rilevante sul loro impatto ambientale (oltre che sul reale risparmio).

In sintesi, quando dobbiamo sostituire le gomme è senz’altro corretto tenere conto del prezzo ma non utilizziamolo come unica variabile. Risparmiare oggi può infatti significare spendere di più domani e rinunciare ad una scelta ecologicamente più sostenibile.