IMMATRICOLAZIONI A GONFIE VELE NEL MESE DI MARZO 2023

Oltre il 40% in più rispetto all’anno precedente, ma ci sono problemi da risolvere.

Il mercato automobilistico italiano ha registrato un forte aumento nel mese di marzo con 168.294 immatricolazioni di autovetture, pari al 40,8% in più rispetto all’anno precedente. Tale risultato è attribuibile a due fattori principali: il confronto con un marzo 2022 particolarmente depresso (-29,7% rispetto a marzo 2021) e il miglioramento della capacità delle case automobilistiche di fornire le auto richieste, grazie alla riduzione delle carenze di microchip e altri componenti.

Tuttavia, nonostante l’aumento, il numero di immatricolazioni nei primi tre mesi del 2023 ha ancora un calo significativo (-20,6%) rispetto alla situazione ante-pandemia. Proiettando il trend dei primi tre mesi sull’intero anno 2023, si prevede un volume di immatricolazioni di 1.377.481.

Tuttavia, per garantire la regolare sostituzione delle auto più vecchie e ridurre l’impatto negativo sull’ambiente, è necessario un ulteriore miglioramento della capacità di produzione delle case automobilistiche. Inoltre, rimangono ancora problemi legati alla transizione energetica, come la quota ancora modesta di auto elettriche immatricolate e la complessità dei lacci e dei lacciuoli previsti per usufruire degli incentivi. Il sostegno inadeguato alla transizione energetica e l’aumento dei prezzi delle autovetture rappresentano ancora sfide da affrontare per il mercato automobilistico italiano.

“Un incremento del 40,8% – ha dichiarato Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor che ha condotto l’analisi – fa certamente piacere, ma non si può dimenticare che per il mercato automobilistico italiano rimangono grandi problemi da risolvere. In primis quelli legati alla transizione energetica. La quota delle auto elettriche, infatti, in marzo è stata decisamente modesta, mentre negli altri principali paesi europei è ormai normale una quota a due cifre. E questo nonostante siano disponibili dal 10 gennaio 190 milioni per incentivi all’acquisto di auto elettriche, che, alla data di oggi, sono stati utilizzati solo per il 10,3%”.