Vediamo quanti sono i punti di ricarica sul territorio nazionale.

Facciamo innanzitutto le presentazioni con InsideEVs: il nuovissimo portale web incentrato sulla mobilità elettrica facente parte del gruppo editoriale internazionale Motorsport Network, attivo in quarantuno edizioni e diciassette lingue con un’audience di oltre 100 milioni di visitatori al mese.

Colonnine in autostrada 2022” è il report realizzato, appunto, da InsideEVs nello scorso mese di luglio,  volto a mappare i punti di ricarica per le auto elettriche lungo i quasi 7.000 km di autostrade italiane. Il risultato che si evince è una disponibilità purtroppo insufficiente e molto diversa tra le venti regioni italiane.

Poco più dell’11% delle 506 stazioni di servizio autostradali italiane dispone di colonnine, per un totale di 254 punti di ricarica. I numeri però si fanno ancor più risicati nel momento in cui conteggiamo esclusivamente le colonnine ad “alta potenza” – quelle, in altre parole, che ricaricano l’auto elettrica in un intervallo di tempo che va dai 15 ai 30 minuti – attestandosi a 38 stazioni di servizio e 172 punti di ricarica.

Un viaggio in autostrada a bordo di un’auto elettrica può trasformarsi in quel che si suol dire “viaggio della speranza”, soprattutto se intrapreso al Sud Italia.
Considerando sempre le colonnine ad alta potenza Basilicata, Molise e Sicilia non offrono nessuna stazione di ricarica all’interno della loro rete autostradale, costringendo quindi l’automobilista ad uscire dal casello.
Va meglio al Nord Italia dove in Emilia Romagna, Lombardia, Valle d’Aosta e Umbria si trova almeno una colonnina ad alta potenza ogni 100 Km.

L’installazione delle colonnine di ricarica è in capo ai concessionari autostradali che, si evince dal report, non si sono ancora mossi adeguatamente salvo Autostrade per l’Italia.
Assieme alle controllate, Autostrade per l’Italia gestisce il 50% dell’intera rete autostradale italiana con 218 Aree di Servizio delle quali 27 sono state attrezzate con infrastrutture di ricarica ad alta potenza.

Uscendo dall’autostrada le cose non vanno molto meglio, in special modo se messe in paragone con altri Paesi Europei particolarmente attenti e volti allo sviluppo di una mobilità elettrica.
L’Italia conta 30.704 punti di ricarica, la Germania ne conta 78.729 e la Francia 65.700.

La palese carenza di infrastrutture, sommata agli importanti costi per l’acquisto di un’auto elettrica e alle incertezze economiche di questo momento di crisi, senz’altro non aiutano il mercato né agevolano il cambiamento ad una mobilità più green.
Lo ha dimostrato anche l’ultima instant survey di Aretè; se l’hai persa puoi trovarla qui.