Un’esame di teoria più breve, con meno domande a cui rispondere in minor tempo.
È questo il contenuto della riforma dell’esame di teoria prevista dal Decreto pubblicato sulla Gazzetta ufficiale lo scorso 27 ottobre: a partire dal 2022 verranno introdotte delle significative novità per il conseguimento delle patenti A e B.

Cosa cambia nello specifico?
Le novità sono significative e delineano un esame di teoria più veloce:

  • diminuisce il numero delle domande, che scende da 40 a 30;
  • si riduce il tempo per lo svolgimento della prova, che passa da 30 a 20 minuti;
  • rimane invariata la percentuale di errori ammessi, il 10%, portando gli errori ammessi da 4 a 3; 

La nuova procedura entrerà in vigore dall’8 gennaio 2022 e porterà quindi a un esame di teoria più rapido dove il candidato avrà a disposizione un tempo medio per risposta di 40 secondi contro i 45 finora disponibili.

Un cambiamento reso indispensabile dalla Pandemia.
A spiegare le motivazioni della Riforma è stato il segretario nazionale delle autoscuole Unasca, Emilio Patella: “La nuova versione dell’esame di teoria risponde in primo luogo alla necessità di smaltire l’enorme arretrato di esami rinviati per il Covid-19: riducendo i tempi per una singola sessione avremo un aumento dei turni d’esame che ci permetterà di smaltire in breve tempo circa il 30% degli arretrati”. Un problema, quello degli esami rinviati, dovuto alle misure di distanziamento sociale imposte dalla Pandemia che hanno causato il dimezzamento dei posti disponibili per un singolo esame e che spiega il prolungamento della validità del foglio rosa da 6 a 12 mesi, anch’esso contenuto nella Riforma.

Le novità, però, non sono finite qua: oltre alla modifica delle tempistiche, l’esame di teoria sarà soggetto ad un aggiornamento delle domande dovuto alle novità introdotte negli ultimi anni nel Codice della strada e ad un’opera di semplificazione linguistica per facilitare la comprensione delle domande. L’intenzione è quindi quella di eliminare l’approccio spesso ambiguo dei quesiti, tesi a confondere l’esaminato e ad indurlo all’errore, per facilitare la comprensione e l’assimilazione dei contenuti. Un aspetto non di poco conto visto che circa il 30% delle prove d’esame di teoria non viene superato con una conseguente lievitazione dei costi e dei tempi per il conseguimento della patente. Un dato che deve essere preso in considerazione anche nella gestione e nell’inserimento di nuovi autisti per le proprie flotte aziendali. 

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