Novità in vista grazie ad una ricerca dell’ente aerospaziale.

La Nasa rivoluzionerà il mercato delle auto elettriche con ricariche superveloci? Sì, potrebbe essere questa la novità del futuro mercato dell’auto.

Le vetture elettriche sono ormai al centro del mercato automobilistico, sia esso a noleggio a medio e lungo termine che vendita diretta a privati. Nonostante il grande boom, purtroppo tra i fattori che limitano la potenza e le prestazioni di questi veicoli a motore elettrico c’è il problema delle batterie, che rappresentano l’aspetto più importante per il funzionamento di queste auto.

I tempi di ricarica delle batterie sono ancora lunghi, con poche eccezioni, vedi  le colonnine ad alta potenza che però hanno dei costi energetici piuttosto alti e sono ancora poco diffuse. In ogni caso, anche le vetture meno potenti su queste colonnine richiedono almeno 20/30 minuti per ricaricare fino al 70% del parco batterie.

Dalla NASA batterie ricaricabili per auto elettriche full in 5 minuti. 
Le notizie confortanti arrivano direttamente dalla divisione di scienze biologiche e fisiche dell’agenzia spaziale statunitense NASA che sta finanziando un progetto di ricerca della Purdue University (Indiana) per ridurre notevolmente i tempi di  ricarica dei veicoli elettrici da utilizzare nelle missioni spaziali portandola a soli 5 minuti. Questo sistema potrebbe poi essere utilizzato anche per le auto che viaggiano sulla terra.
Per le missioni spaziali della NASA che puntano al ritorno sulla Luna e su Marte, servono sistemi di raffreddamento speciali per portare le navicelle sui due pianeti e, proprio questi sistemi, potrebbero essere introdotti con un liquido di raffreddamento non conduttivo, da pompare all’interno della batteria tramite speciali cavi di ricarica. In questo modo si potrebbero raggiungere, adattando i caricabatterie, ad amperaggio fino a 1.400 ampere che permettono la ricarica della batteria in 5 minuti, considerando che gli attuali caricatori per i consumatori supportano appena 150 ampere.

Batterie allo stato solido – Ma non sono finite le possibili novità che arrivano da questo studio. 
L’altra ricerca condotta dalla NASA riguarda lo sviluppo di una particolare batteria allo stato solido che permette prestazioni all’avanguardia, sia per le alte temperature sopportate sia per la quantità di energia immagazzinata rispetto a quelle tradizionali a ioni di litio.

Stando a quanto emerso fino ad ora da fonti NASA, queste  avrebbero una capacità di erogazione dell’energia molto potente e potrebbero veramente cambiare l’andamento del mercato. Il vantaggio è enorme: se singole celle vengono danneggiate la batteria continua a funzionare se è allo stato solido, e 500 Wh/kg di densità energetica – ovvero quasi il doppio di una batteria tradizionale a ioni di litio.