Deciso il limite velocità a 30 km/h dal 2024 per ridurre gli incidenti.

Milano si unisce all’elenco delle “città 30”, ovvero quelle in cui il limite di velocità non deve superare i 30 km/h in nome della sicurezza di tutti gli utenti della strada (automobilisti, pedoni, ciclisti). Il provvedimento sarà in vigore a partire da gennaio 2024 secondo la delibera approvata da Palazzo Marino nella serata del 9 gennaio 2023. E proprio come Parigi e Bruxelles, e a differenza di quanto accaduto in altre città del nostro Paese, la misura dovrà essere rispettata in tutto il territorio del capoluogo lombardo.

E chi lo spiegherà ai cittadini? Ci saranno campagne finalizzate alla comprensione di questo passo. “La campagna – spiega il testo dell’ordine del giorno – dovrà essere basata su un dossier, redatto da Amat, che contenga tutti gli elementi tecnici utili a comprendere quanto il limite dei 30 chilometri orari in una città sia una grande opportunità per tutti”.

La delibera del Consiglio Comunale di Milano è stata approvata ieri, grazie a un ordine del giorno depositato e sottoscritto da ventisette consiglieri della maggioranza; primo firmatario Marco Mazzei, insieme a Giulia Pastorella, Lisa Noja, Daniele Nahum, Gabriele Rabaiotti e Valerio Pedroni. La delibera impegna il sindaco Beppe Sala e la giunta del capoluogo lombardo ad istituire il nuovo limite di velocità a partire dal primo gennaio del prossimo anno.

Come ha spiegato in aula il primo firmatario del documento, il consigliere Marco Mazzei della Lista Sala, “l’impatto tra un’automobile che viaggia a 50 chilometri orari e un pedone o un ciclista è quasi sempre fatale per l’utente leggero della strada e, al contrario, l’impatto a 30 chilometri non è quasi mai letale e offre ampie rassicurazioni sulla minore gravità delle conseguenze”.

Attualmente nelle città, secondo dati Aci-Istat che si trovano nell’ordine del giorno, avviene oltre il 70% degli incidenti in Italia e tra le prime cause in assoluto c’è proprio l’eccesso di velocità. Questi incidenti in ambito urbano provocano il 43,9% dei morti e il 69,7% dei feriti. Quello della riduzione della velocità in città è un obiettivo “che stiamo cercando di percorrere e raggiungere – ha sottolineato l’assessore alla Mobilità del Comune Arianna Censi, che ha dato parere positivo al documento -. È da qua che si costruisce la cultura di una città e questa rappresenta già la strategia di molte città europee”.

In Italia, fino ad ora, l’unica città che ha avviato un percorso simile è Bologna. Per questo progetto del capoluogo lombardo è stato stanziato un apposito budget. Le speranze sono di portare alla diminuzione degli incidenti, come accaduto a Parigi, dove dopo più di anno di sperimentazione i dati sono risultati particolarmente rassicuranti, grazie alla drastica riduzione della velocità i morti si sono dimezzati e anche i feriti gravi sono diminuiti.